Aprire una società a Dubai: vantaggi e svantaggi da considerare

Aprire una società a Dubai: vantaggi e svantaggi da considerare

Il trend economico relativo a Dubai, negli ultimi anni, si è sviluppato in maniera particolarmente consistente, soprattutto per quei numerosi soggetti che, parlando In diversi ambienti social, hanno tentato di sottolineare quali siano tutti i vantaggi che sono relativi all’apertura di una società a Dubai, oltre che all’economia e all’imprenditoria che viene portata avanti all’interno di questo paese.

In effetti, esistono dei vantaggi particolarmente consistenti, che possono essere alla base della propria tipologia di lavoro effettuata a Dubai, per quanto non sia sempre oro tutto ciò che luccica.

Aprire una società a Dubai, infatti, può comportare anche dei rischi e degli svantaggi, certamente non irreversibili e inattaccabili ma, allo stesso tempo, si tratta di componenti che dovranno essere preventivamente conosciute, prima di scegliere di operare all’interno di una realtà geografica che potrebbe essere economicamente ostile.

Ecco, dunque, quali sono i vantaggi e gli svantaggi da considerare relativamente all’apertura di una società a Dubai, ponendo in essere una differenza sostanziale che c’è tra l’apertura di una società nel Mainland e nel free zone di Dubai.

Vantaggi e svantaggi di una società nel Mainland

La prima tipologia di apertura di una società che può essere considerata a Dubai riguarda le società che operano nel Mainland. Si tratta di alcune zone che, nell’ambito degli Emirati Arabi Uniti, presentano una regolamentazione specifica, soprattutto dal punto di vista fiscale, che suppone che debba esserci, all’interno di una società, almeno una quota del capitale pari al 51% appartenente ad un cittadino degli Emirati. Dunque, in questo caso, non occorre soltanto ottenere il visto ma bisognerà ottenere anche la residenza per aprire una società a Dubai, mentre in alternativa ci si potrà far affiancare da un socio locale che permetterà di costituire una società nel Mainland di Dubai.

Per certi versi, al di là dello svantaggio in questione, che si lega anche al rischio relativo al visto lavorativo, che ha una durata di due soli anni pur essendo rinnovabile, esiste una panoramica di vantaggi sicuramente molto consistente, per cui numerosi imprenditori stranieri decidono di operare in questa tipologia di mercato.

Tra i vantaggi fondamentali, infatti, c’è sicuramente l’IVA al 5%, che si applica solo ed esclusivamente a quei beni e servizi che sono venduti all’interno del territorio emiratini, dunque nel caso si operi con una realtà di consulenze o di servizi internazionali il discorso tassazione sarà assolutamente nullo. Inoltre, sono presenti uffici e visti lavorativi illimitati, che si accompagnano ad una totale assenza di limite sull’esercizio commerciale, oltre che di obbligo di capitale sociale e auditing finanziario annuale.

Vantaggi e svantaggi di una società nelle free zone

Un’alternativa particolarmente diffusa, all’interno di Dubai, è rappresentata dalle società nelle free zone.

Si tratta di alcune zone franche, definibili anche come paradisi fiscali, che permettono agli investitori e agli imprenditori esteri di aprire una società e di realizzare un piano economico sicuramente molto importante, date le enormi situazioni benefiche dal punto di vista fiscale. Si tratta, dunque, di una soluzione molto più conveniente per l’imprenditore estero, per quanto esistono dei rischi da sottolineare anche in tal senso.

Tra i vantaggi fondamentali si osserva sicuramente quello che riguarda l’assenza di un socio che dovrà essere emiratini; inoltre, c’è la possibilità di rimpatriare i capitali investiti in assenza di tassazione, che mancherà soprattutto per quanto riguarda reddito societario e plusvalenze.

Accanto a questi vantaggi, però, si presentano alcuni svantaggi: innanzitutto, l’apertura di una società richiede dai tre ai sei mesi, dunque bisognerà attendere un tempo tecnico piuttosto promulgato; in secondo luogo, ci sarà bisogno di un ufficio fisico per lavorare e, infine, la fatturazione sarà possibile solo verso quei cittadini che non sono residenti nelle zone franche degli Emirati Arabi Uniti.

Redazione