Il colera è una grave malattia intestinale. Alcuni decenni fa una drammatica epidemia si è sviluppata soprattutto nell’area del napoletano e non solo, provocata dal consumo di cozze e molluschi contaminati dal sistema fognario non adeguatamente trattato prima di finire in mare. Oggi in Italia è quasi dimenticata ma non bisogna abbassare la guardia.
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Cos’è il Colera
Il colera colpisce l’intestino, è un’infezione provocata da un batterio e provoca diarrea profusa e acquosa che causa una rapida disidratazione e infine, se non decisamente trattata, uno stato di shock e anche la morte della persona affetta.
Sebbene in passato la causa determinata era il consumo di molluschi non cotti o non abbastanza cotti, il batterio del Colera si può trovare anche nell’acqua che viene ingerita.
La persona si ritiene infetta per un periodo di due settimane dalla comparsa della malattia, peraltro molto rapida e può essere anche reinfettata in seguito a nuova esposizione se non sviluppa immunità.
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Le Cause de Colera
Il responsabile del Colera è il batterio Vibrio Cholerae che esiste in circa 200 varianti ma solo due sono in grado di sviluppare la malattia che è provocata da una tossina prodotta dal batterio. Questa tossina richiama acqua verso l’intestino e da qui origina la profusa diarrea.
La trasmissione è, quindi, di tipo oro-fecale, cioè attraverso l’assunzione di acqua o cibi contaminati. Risulta chiaro, quindi, che il trattamento di cibi senza le dovute condizioni igieniche può provocare la malattia ma anche l’ingestione di acqua da riserve contaminate dal batterio è una delle cause.
Non in tutti i casi di ingestione del batterio si sviluppa il Colera sintomatico, in quasi il 50
% dei casi di infezione tutto passa in maniera asintomatica o quasi, al massimo con qualche episodio di diarrea e dolore addominale.
Più sovente l’infezione si sviluppa in tutta la sua gravità in soggetti:
- Con ridotta produzione di acidi gastrici
- In soggetti con gruppo sanguigno 0
- In malati di altre patologie in cui il sistema immunitario è già indebolito
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Dove esiste il Colera oggi
Oggi il Colera è endemico in alcune aree geografiche quali:
- Africa
- America Centrale e Meridionale
- Alcune aree dell’Asia e del Medio Oriente
L’infezione si sviluppa più facilmente nei mesi caldi, la condizione ideale per la proliferazione di questi batteri.
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I sintomi
I sintomi sono soprattutto di carattere gastro-intestinale ma secondariamente interessare anche altri organi:
- Grave diarrea acquosa
- Vomito
- aumento della frequenza cardiaca
- Calo della pressione arteriosa
- secchezza delle mucose
- Crampi muscolari
I sintomi della disidratazione si presentano velocemente e altrettanto velocemente peggiorano e la disidratazione può condurre a morte anche in poche ore. La situazione è più grave e critica nei bambini ma il primo intervento in assoluto consiste nell’idratare abbondantemente il malato attraverso le flebo.
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La Cura del Colera
La cura del Colera è, tutto sommato, semplice, consistendo nella somministrazione di antibiotici ma impellente è la necessità di reidratare abbondantemente.
La somministrazione integrativa di Zinco si è rivelata parecchio utile per ridurre i sintomi del Colera, specialmente nei pazienti più giovani.
La somministrazione di liquidi e sali minerali è e resta sempre il primo e più urgente intervento di terapia. Un soggetto adulto può necessitare anche di oltre 7 liquidi infusi al giorno per sopperire alle perdite per via della diarrea.
E’ disponibile un vaccino contro il Colera, in forma di compresse, che fornisce una protezione all’85% per un periodo di 4-6 mesi. Chi desidera recarsi in aree endemiche dovrebbe sottoporsi a tale vaccinazione e prestare attenzione, sul posto, a consumare acqua solo da bottiglie sigillate, lavarsi spesso le mani ed evitare il consumo di cibi crudi o poco cotti, evitando, ovviamente anche il ghiaccio che potrebbe essere contaminato.