Ogni regione, ogni provincia, ogni città mantiene un’impronta culturale importante, soprattutto per quanto riguarda il cibo, l’alimentazione e l’enogastronomia, una traccia sicuramente fondamentale per quanto riguarda il modo di interpretare la storia di un determinato luogo geografico.
Attraverso il cibo, paradossalmente, si può capire molto di una cultura e delle abitudini di un popolo, dunque non bisogna mai sottovalutare l’importanza di un buon piatto, soprattutto quando si visita un luogo dal punto di vista turistico e si vuole conoscere di più a proposito delle sue abitudini.
Tra le realtà geografiche che sono sicuramente più interessanti, per quanto riguarda la cultura culinaria, c’è il Sannio, con alcune città e provincia che possono regalare molto dal punto di vista enogastronomico.
Per questo motivo, vale la pena considerare una panoramica generale di quelli che sono alcuni dei migliori prodotti Sanniti da provare almeno una volta nella vita, ordinandoli anche in base ad un ideale pasto da realizzare.
Primi piatti tipici
Un buon pranzo inizia sicuramente con un ottimo al primo piatto, che permette di confrontarsi con alcuni dei modi tipici di interpretare la buona cucina Sannita. Per quanto riguarda quest’ultima, infatti, è importante sottolineare il grande successo che la pasta fatta in casa ha riscosso in questa realtà geografica, grazie a numerosi lavori manuali che permettono di generare pasta amata in tutto il mondo. Basti pensare, ad esempio, ad alcune tipologie di pasta che vengono utilizzate anche all’interno della tradizione napoletana, e che sono state conosciute proprio grazie alla cultura Sannita.
Tra queste, ci sono sicuramente i cicatielli di Benevento: si tratta di pasta molto conosciuta, i cavatelli, che viene servita in accompagnamento con ragù di carne, legumi o altri condimenti. A proposito di tipologie di pasta famose, si citano anche i fusilli fatti in casa, servendosi del fuso, il ferro per lavorare la lana, e che vengono accompagnati con il ragù alla beneventana, molto simile alla preparazione del ragù napoletano, grazie all’utilizzo di braciole che vengono calate all’interno del sugo di pomodoro.
Minestre e zuppe
A proposito di primi piatti, c’è anche la possibilità di sostituire la pasta con minestre e zuppe, che entrano a far parte della cultura Sannita in pieno merito, grazie al ricorso ad alcuni alimenti che sono molto amati e non soltanto in questa zona geografica ma anche in tutta Italia. Tra le minestre più famose c’è sicuramente la minestra maritata, ovvero una tipologia di e piatto che viene arricchita, da qui il termine, con altri ingredienti, come il prosciutto, al fine di renderla più ricca di gusto e di sapore. Da non dimenticare anche la zuppa di carciofo, chiamata iconicamente zuppa di cardone, che si serve del carciofo beneventano ricco di sapore, soprattutto nel suo cuore.
Formaggi tipici della cultura Sannita
I formaggi sanniti possono essere consumati sia in fase di antipasto che come accompagnamento ad un secondo piatto, a dimostrazione del grande valore culinario di alcuni piatti della cultura Sannita che ha a che fare non soltanto con il gusto, ma anche con la versatilità dei prodotti. I formaggi, nell’ambito della cultura culinaria del luogo, sono sicuramente molto importanti, dal momento che permettono di confrontarsi con alcune componenti geografiche e legate alla tradizione. Basti pensare, ad esempio, al Caciocavallo Silano, che ha ottenuto la denominazione di origine protetta: si tratta di un formaggio che viene ottenuto grazie ad una stagionatura che va dai 6 ai 12 mesi e che permette, al formaggio in questione, di acquisire il caratteristico sapore piccante.
Da sottolineare anche il gusto del Caciocavallo Podolico, che viene ottenuto servendosi di latte di bovini di questa razza.
Insomma, i formaggi beneventani e della cultura Sannita sono sicuramente rappresentativi e meritano di essere consumati all’interno di ogni buon pranzo.