Cosa c’è da sapere sul ricamo punto croce

Cosa c’è da sapere sul ricamo punto croce

L’arte del ricamo a punto croce nasce migliaia di anni fa con i primi esempi ritrovati in tombe egizie e Asia centrale. Come oggi, il ricamo a punto croce veniva utilizzato per decorare abiti, biancheria da letto e paramenti sacri, spesso con motivi geometrici e floreali.

Ai nostri giorni, il punto croce è praticato in tutto il mondo, con una comunità di appassionati che condividono i propri lavori sui social media e partecipano a fiere e mostre di settore. Inoltre, è nata una nuova generazione di ricamatori che ha portato un tocco moderno a questa tecnica tradizionale. Molti artisti contemporanei utilizzano i ricami punto croce per creare opere d’arte che vanno oltre la tradizione esplorando temi caldi la cultura pop, la politica e il femminismo.

In questo articolo, esploreremo le tecniche e i materiali e i benefici di questa affascinante arte.

Come funziona?

Il punto croce è relativamente semplice da imparare. La tecnica di base consiste nel creare una “X” con il filo sul tessuto, seguendo lo schema scelto. Ogni croce è composta da due passaggi proprio come quando la disegniamo sul foglio ed è importante mantenere la stessa direzione per tutte le croci, in modo da ottenere un lavoro uniforme.

Esistono vari metodi per tenere il filo, ma uno dei più comuni è il metodo dell’ancoraggio: si inserisce l’ago nel punto di partenza, si lascia un piccolo pezzo di filo sul retro e si ricopre con i punti successivi per fissarlo. Questo è perfetto per evitare che ci siano troppi nodi sul retro.

Materiali e strumenti essenziali

Se siete interessati e volete iniziare a praticare il punto croce avrete bisogno di alcuni strumenti essenziali che potrete trovare nei negozi di hobbistica, nelle mercerie o online. Vediamoli insieme nello specifico:

Il tessuto è il punto di partenza per il punto croce, fungerà da tela per il disegno che andrete a realizzare. Il tessuto più comune per il punto croce è l’Aida, con la sua trama ben definita facilita l’inserimento dell’ago nei punti giusti. È disponibile in diverse dimensioni e permette di scegliere la densità dei punti in base alla finezza del disegno.

Anche altri tessuti sono adatti. Il cotone e il lino sono perfetti per essere ricamati e si caratterizzano per il fatto di essere naturali e presentare fibre visibili che vi aiuteranno ad inserire l’ago.

Per ricamare avrete anche bisogno di un filo, ma non uno qualunque, vi servirà quello da ricamo. Quello più usato è il cotone mouliné, costituito da sei fili intrecciati che possono essere separati a seconda della necessità.

L’ago da ricamo è uno strumento indispensabile e delicato. Gli aghi da ricamo per il punto croce hanno una punta arrotondata, che permette di attraversare il tessuto senza danneggiarlo. Così come per il tessuto, anche gli aghi hanno diverse grandezze per adattarsi perfettamente alla tela su cui si sta lavorando.

Un altro strumento, non indispensabile ma molto utile soprattutto quando si è alle prime armi è il telaio. Un telaio aiuta a mantenere il tessuto teso durante il ricamo, garantendo punti uniformi e un risultato finale pulito.

Infine, per creare un disegno si può seguire uno schema, una sorta di mappa che indica dove eseguire i punti e quali colori utilizzare. Gli schemi possono essere scaricati online, acquistati in negozi specializzati o trovati in riviste dedicate al ricamo.

Benefici del punto croce

Oltre ad essere un’attività creativa, il punto croce offre numerosi benefici soprattutto a livello mentale e psicologico. Il ricamo, così come le altre attività manuali, aiuta a ridurre lo stress e l’ansia, migliorando la concentrazione e la pazienza.

Inoltre, il punto croce offre un senso di realizzazione, poiché vedere un progetto completato è una grande soddisfazione.

Il ricamo può portare benefici anche da un punto di vista sociale perché crea connessioni. Esistono numerosi gruppi dove gli appassionati si incontrano, condividono i propri progetti, chiedono consigli e si supportano a vicenda.

Redazione