Criptovalute: i prossimi mesi potrebbero sancirne la definitiva consacrazione

Criptovalute: i prossimi mesi potrebbero sancirne la definitiva consacrazione

criptovalute

Un dibattito, più di ogni altro, ha animato l’ultimo decennio in ambito finanziario: l’effettiva valenza delle criptovalute. Esse, a differenza delle normali “monete fisiche”, sono immateriali e possono essere acquistate solo nel mondo del web, diventato, col passare degli anni, la modalità di accesso preferita da parte degli utenti finanziari di ogni angolo del pianeta.

Il fenomeno trading online, come noto ormai a tutti, è in continua espansione ed è una possibilità per comprare criptovalute. Tramite le piattaforme finanziarie dei broker online, è possibile detenere questo asset finanziario ed effettuare operazioni di compravendita sul medesimo.

Criptovalute: quali sono i canali per potervi accedere?

Un altro modo per entrare in contatto con le criptovalute è quello della blockchain, ossia un portafoglio virtuale dove tenerle. A differenza di quanto avviene tramite le piattaforme di trading, in questo caso lo scambio avviene direttamente tra due utenti senza avvalersi dell’intermediazione di un broker.

Una modalità che consente di ottenere qualche piccolo risparmio a livello economico, in quanto non sussistono commissioni di negoziazione, ma che può esporre l’utente ad alcuni rischi. Qualora non si disponesse di validi sistemi di sicurezza all’interno del proprio personal computer, il rischio di subire operazioni di phishing, volte a derubare il risparmiatore delle proprie criptovalute, non è poi così remota.

L’appeal delle criptovalute, però, aumenta col passare del tempo, complice anche la costante evoluzione dei pagamenti in forma remota, che ha avuto un ulteriore spinta durante la lunga fase di lockdown causata dallo scoppio della pandemia. L’e-commerce, infatti, ha fatto registrare numeri da capogiro, unico punto di riferimento per poter comprare beni, anche non di prima necessità, durante la chiusura di tutti i punti vendita.

Uno scenario che, solo quindici anni fa, pareva irrealizzabile ed oggi, invece, è diventata una solida e concreta realtà. E se l’e-commerce è diventata la modalità preferita per fare shopping, molti analisti finanziari sostengono che le criptovalute possano diventare, in un futuro neppure troppo lontano, il metodo di pagamento maggiormente utilizzato dai cittadini di tutto il mondo.

Libra può rappresentare un punto di svolta anche per le criptovalute?

Nei prossimi mesi, in tal senso, si avranno ulteriori risposte, in base a come si evolveranno due eventi che, teoricamente, potrebbero cambiare ulteriormente la fisionomia del mondo dei pagamenti. Il banco di prova più atteso riguarda Libra, la moneta virtuale ideata da Facebook, che vedrà la luce prossimamente e non viene vista di buon occhio da parte delle banche centrali di tutto il mondo.

Pur non rappresentando, di fatto, una criptovaluta, Libra consentirà a tutti gli utenti del colosso social statunitense di poter pagare beni e servizi non in valuta corrente, ossia Euro piuttosto che Dollaro, etc: l’acquisto di un bene, infatti, verrà regolato in Libra, in base ad un accordo fra Facebook e l’azienda produttrice. Ad aderire al progetto di Zuckerberg sono stati alcuni dei più importanti player mondiali, che vedono ulteriori possibilità di incrementare il proprio business.

Anche gli stati, però, stanno iniziando a guardare al fenomeno criptovalute, forse con l’intento di regolare un mercato che, al momento, non sottostà alle principali norme afferenti al mondo valutario. Negli scorsi mesi, il vice-ministro dell’economia cinese ha annunciato, al termine di una sperimentazione di durata quinquennale, che verrà lanciato una sorta di renminbi virtuale.

Quella cinese, di fatto, sarà la prima criptovaluta di uno stato sovrano. E considerati i successi inanellati dai cinesi nel corso degli ultimi vent’anni, soprattutto nel campo tecnologico, c’è una ragionevole probabilità che anche questo esperimento possa fornire dei risultati più che soddisfacenti.

D’altro canto, un altro sentore dell’importanza che le criptovalute più note, come ad esempio il Bitcoin, vantano a livello internazionale, è testimoniato dal fatto che alcuni colossi internazionali accettino il pagamento in criptovaluta per alcuni prodotti proposti all’interno del proprio negozio virtuale.

Redazione