Il turismo in Italia è un settore trainante. Siamo un paese ricco di attrazioni turistiche, circondato dal mare e sede di un numero consistente di siti Unesco. Nel 2019, l’anno che ha preceduto la pandemia, l’Italia era il 5° paese al mondo più visitato. Con la pandemia e il blocco degli spostamenti, soprattutto quelli extracontinentali, c’è stato un crollo in termini di presenza, ma i numeri del 2022 fanno ben sperare in un recupero del turismo e quindi in un ritorno alla situazione pre-pandemica. Secondo i dati di Confcommercio, nel 2022 il numero dei turisti stranieri in Italia è ai livelli pre-Covid e sono 35 milioni gli italiani che hanno deciso di andare in vacanza, la maggior parte dei quali restando in territorio nazionale. La meta preferita resta il mare, ma sono le città d’arte ad aver conquistato soprattutto i turisti provenienti dall’estero. Di fronte ad una situazione così positiva, lavorare nel turismo rappresenta un’ottima opportunità per la carriera personale. Le professionalità richieste nel settore sono diverse e con una formazione molto differente in base all’ambito in cui ci si vuole specializzare, ma ci sono alcuni aspetti dei quali bisogna assolutamente tener conto per entrare in questo ambito lavorativo. Abbiamo selezionato 3 consigli utili per chi desidera iniziare un percorso lavorativo nel turismo.
Valutare ambiti e carriere
Il mondo del turismo è variegato e le professioni sono numerose. È quindi molto importante capire se si desidera lavorare nella ricettività, nella gestione dei flussi turistici, nell’organizzazione dei viaggi o nella gestione del patrimonio culturale e nell’organizzazione delle attività turistiche. Si può quindi lavorare in alberghi, ristoranti, villaggi turistici, agenzie di viaggio, enti pubblici per la promozione dei beni culturali e/o svolgere libera professione nell’ambito della divulgazione ed informazione a scopo turistico. Una volta scelto il settore, il consiglio è di partire con la formazione specifica.
Istruzione e formazione idonee
Per lavorare nel turismo e creare una carriera soddisfacente è fondamentale seguire un percorso di studi valido e completo per l’indirizzo che si preferisce. Il consiglio è di conseguire una laurea, in lingue, comunicazione o economia, e poi specializzarsi nell’ambito che si preferisce. Un master in materia di management dei beni culturali è ad esempio molto utile per avere delle opportunità nell’organizzazione degli eventi culturali e nello sviluppo di programmi per la promozione turistica dei luoghi. È un lavoro molto stimolante e che permette di valorizzare il patrimonio con competenza. I corsi post laurea si possono anche svolgere a distanza, grazie alle università telematiche come Unicusano, che consentono di seguire le lezioni da remoto senza obbligo di spostarsi per frequentare, con enormi vantaggi su tempi e costi. Un altro aspetto da considerare per chi opera nel turismo, è la conoscenza di almeno una lingua straniera, richiesta in molteplici posti di lavoro, vista l’alta presenza di turisti provenienti da ogni parte del mondo. Poter comunicare con una platea più ampia è sicuramente un vantaggio in fase di candidatura per un’occupazione nel turismo.
Utilizzare il digitale
Si può lavorare nel turismo anche grazie agli strumenti digitali. Ci sono ad esempio moltissimi blogger affermati online che collaborano con gli enti locali per la promozione di un territorio. Parliamo di una professione recente, molto dinamica e che offre la possibilità di viaggiare gratis, di conoscere nuovi luoghi e di proporre modalità di viaggio innovative.
Gli strumenti online sono utili anche per musei, istituzioni ed enti che si occupano di turismo, perché permettono di parlare con la community, i potenziali visitatori e aumentare ingressi e partecipazione agli eventi. Si può quindi operare nel turismo anche come addetti marketing e manager specializzati nella gestione della comunicazione culturale online.
